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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

La Tessitrice del Nuovo anno ( come le Storie hanno salvato il Mondo dello Stra-ordinario)

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   Sylvia Laks- Spinner of Soul C'è tempo per ogni cosa ed ogni cosa ha il suo tempo, e venne il tempo dell'inverno, il Momento della tana, così era chiamata questa stagione dagli antichi popoli che vivevano oltre il "Bosco del conosciuto". Sette famiglie, molti anni prima, avevano affrontato il viaggio oltre il conosciuto per Vedere cosa c'era aldilà di ciò che da sempre sapevano. Molti membri erano tornati indietro, altri avevano preferito fermarsi e stabilirsi nel "Bosco del conosciuto", solo una persona per famiglia era riuscita a Vedere Oltre il Conosciuto. Questi antichi sette uomini e donne, avevano dato vita a numerose famiglie, poi divenute tribù e infine popoli interi. Il non conosciuto era abitato, era visto, e finalmente poteva esistere. I primi sette abitanti dello Stra-ordinario, questo era il nome che avevano scelto per il luogo che nessuno aveva mai conosciuto, erano divenuti I Sette Visionari, ognuno aveva una qual

Le Tredici Fate del Natale * racconto ispirato alle tredici notti Sante

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Laurel Long, The Twelve Days of Christmas La prima Fata arrivò a cavallo della Stella Cometa. Com'era buia quella notte, quanto silenzio in quel deserto. Ella portò il seme della Luce in quella terra brulla e desolata. L'uomo s'era allontanato dalla grotta, forse cercava aiuto, mentre la Madre l'accolse e proprio lei l'aveva chiamata.  Con entrambe le mani toccò il ventre gravido e il Bambino trovò la via per il Mondo. La seconda Fata bussò alla Casa degli Angeli e condusse il più splendente sulla Terra. Ella portò il Coraggio, baciò gli occhi del Bambino e questi si aprirono sul Mondo. La terza Fata sorse dalla terra, sbocciò da un candido fiore lì dove non c'era che sabbia. Ella portò la Forza , baciò la piccola e tenera bocca del Bambino e il deserto fu scosso dal potente fragore di un pianto di Vita. La quarta Fata venne scaraventata nei pressi della grotta da un fulmine. Ella portò l'intelletto, baciò la fronte del Bambino

Non sono la Piccola Fiammiferaia ! * Strategie per non morire congelate *

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La piccola fiammiferaia (Isabelle Bryer) Chi rischia di morire congelata? Chi guarda fuori in cerca di calore e nutrimento, vive però in un mondo che si disinteressa a quello che lei ha da offrire, nessuno si accorge che sta per morire, che i fiammiferi che la vita ci offre non ci sosterranno a lungo, presto il freddo prenderà di nuovo il sopravvento e allora che si fa per non morire?  1. Non sei la piccola fiammiferaia esci dal ruolo della vittima bisognosa di attenzioni 2. Cerca il tuo fuoco creativo e lascialo bruciare tutto ciò che non ti nutre e ti sostiene 3. Non cercare fuori da te quello di cui hai bisogno, moriresti presto di stenti 4. Togli gli stracci della mendicante e non accontentarti delle briciole di niente 5. Non morire di freddo, piuttosto dai fuoco agli stracci che hai indossato fin'ora e cuciti addosso un vestito da regina. 6. Per ultimo ma non meno importante, accetta il sostegno " dei colpetti d'ala di tutti gli angeli che ries

Racconto del Solstizio * Madre Natale e il Canto dell'Inverno* come seguire la propria vera natura e non morire congelati.

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wendy andrew solstice stillness Era il tempo del riposo. Da prima che memoria umana ricordasse, ogni anno, poco prima che il manto incantato della neve congelasse alberi, arbusti, case e nidi, ogni essere che abitava i boschi tendeva orecchie, antenne, coda e baffi per sentire il richiamo di Madre Natale. La chiameremo così, perchè il suo nome vero e antico è per noi troppo misterioso per essere pronunciato. Il profumo della neve aleggiava già sopra il bosco, fra le vette degli abeti, bussava alle tane fra i rami o si infiltrava leggero ma potente nelle buche scavate sotto l'umida terra. Tutti accorrevano al richiamo di Madre Natale, tranne chi per natura e conformazione era in grado di affrontare l'inverno senza ricorrere al riposo e al lungo sonno. Fu così, come sempre, quell'anno.  Più che un canto era un fremito, arrivava sotto le spesse pellicce, fra le piume o le squame. Madre Natale soffiava il suo alito caldo, appena prima che i venti geli