Le Tredici Fate del Natale * racconto ispirato alle tredici notti Sante


Laurel Long, The Twelve Days of Christmas



La prima Fata arrivò a cavallo della Stella Cometa.
Com'era buia quella notte, quanto silenzio in quel deserto.
Ella portò il seme della Luce in quella terra brulla e desolata.
L'uomo s'era allontanato dalla grotta, forse cercava aiuto, mentre la Madre l'accolse e proprio lei l'aveva chiamata. 
Con entrambe le mani toccò il ventre gravido e il Bambino trovò la via per il Mondo.
La seconda Fata bussò alla Casa degli Angeli e condusse il più splendente sulla Terra.
Ella portò il Coraggio, baciò gli occhi del Bambino e questi si aprirono sul Mondo.
La terza Fata sorse dalla terra, sbocciò da un candido fiore lì dove non c'era che sabbia.
Ella portò la Forza , baciò la piccola e tenera bocca del Bambino e il deserto fu scosso dal potente fragore di un pianto di Vita.
La quarta Fata venne scaraventata nei pressi della grotta da un fulmine.
Ella portò l'intelletto, baciò la fronte del Bambino e sorse nei cuori di tutti gli uomini la preghiera.
La quinta Fata nacque dal suono di un flauto che annunciava la Venuta di un Re, l'Angelo suonava e la Fata baciò il petto del Bambino portando al Mondo la Musica del cuore, la Terra da quel momento imparò una nuova melodia.
La sesta Fata venne con la tempesta e portò la notte.
Il Bambino imparò a piangere, mentre la Fata depose un freddo bacio sulle ciglia bagnate, l'alba vide fiorire il deserto.
La settima Fata arrivò con i pastori, portò nel Mondo la Buona Volontà.
Donne e uomini popolarono il deserto, portarono il Pane, il Mondo affamato conobbe la Sazietà.
L'ottava Fata portò la Compassione, arrivò nel silenzio e insegnò ad ogni cuore a sentire.
La nona Fata fu portata dal Fuoco, sorse dalle Fiamme di un falò, arse tutto ciò che era stato e il Mondo fu Nuovo.
Il vento sollevò le ceneri e portò la decima Fata, a cavallo di una scopa spazzò via macerie e dolore, il Bambino rise e tutto il mondo conobbe la Contentezza.
L'undicesima Fata allagò il deserto, fu fonte pura, l'acqua sorse dalle viscere profonde della terra, portando fertilità e resilienza.
La dodicesima Fata si accese nel cielo e fu Stella splendente, portò la Guida che non abbandona mai, nonostante la notte scura e l'immensità del deserto.
La tredicesima Fata era una Regina,insieme ad altri Re giunse alla grotta, il suo nome era Epifanèia, 
donò al mondo la dolcezza, posando davanti alla grotta il suo otre colmo di miele.

Le Tredici Fate ogni anno tornano sulla Terra la notte di Natale, portano doni al mondo e accompagnando la Nascita di ogni bambino divino nel cuore dell'uomo.

Emanuela Pacifici 

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