* C'era una volta, una Stella Cometa...* Racconti di Natale




Più di tutto, più della grotta, dei pastori, della neve nel deserto, più del bue e dell'asinello, più di tutto, ciò che sempre mi stupiva nel presepe era quella stella sospesa sulla capanna di corteccia d'albero.
Stava lì ad osservare tutto quel trambusto, c'era anche la botteguccia del falegname e il pastore inginocchiato e lei non faceva altro che illuminare tutto con la sua coda scintillante.
Da piccola io volevo essere stella cometa, me lo ricordo ancora, chiesi alla maestra che voleva farmi fare la pastorella di essere stella cometa. In quel presepe io volevo starmene bella e splendente nel cielo pieno di piccoli diamanti a sfoggiare la mia coda scintillante.
"La stella cometa- disse- non è un ruolo, quella la facciamo di cartone."
Fu terribile, per me la stella cometa era la protagonista del presepe, io non avevo mai visto un presepe senza stella cometa, non poteva esistere, e Gesù compariva solo ad un certo punto ( che spesso, bisogna dirlo, dimenticavamo pure di metterlo la notte del 24 dicembre e alla Befana quando apparivano i Re Magi che ne mancava sempre qualcuno, ci accorgevamo che la culla era ancora vuota! e mia mamma correva a cercare il bambinello) ma la stella cometa no, lei non mancava mai, lei non poteva mancare.
Feci la pastorella, nel deserto di cartone coperto di palline piccolissime di polistirolo, e per tutto il tempo guardai la stella e mi chiedevo come mai tutti parlavano di miracolo per la nascita di un bambino e non per la neve che era scesa nel deserto, forse perchè quel bambino era nato biondo con gli occhi azzurri, forse era questo il miracolo di cui parlavano.. nel deserto c'era la neve, una stella con la coda scintillante era ferma sulla nostra testa e un bambino bianco e biondo veniva al mondo, di miracoli io ne vedevo più di uno.
La sognai pure la stella,  aveva occhi e bocca e mi raccontò la sua storia, non lo dissi a nessuno, non avrebbero capito, per loro la stella cometa, non era un ruolo, era di cartone..
C'era una volta, una Stella Cometa,
viaggiava per lo spazio, viaggiava e scintillava, non faceva altro che illuminare il cielo.
Si, certo, lo sapeva di essere molto bella, perchè dall'alto ogni tanto si fermava ad osservare le teste degli uomini rivolte al cielo e orgogliosa della sua coda luccicosa ricominciava a viaggiare.
Arrivò nel deserto e s'accorse che c'era la neve, era passata tante volte sul deserto ma mai mai aveva incontrato la neve così si fermò ad osservare quello strano fenomeno, tanti pastori e anche dei Re con cavalli e cammelli s'erano radunati per non perdersi lo spettacolo di quell'evento così raro.
Poi la stella si stancò, finchè viaggiava non sentiva la fatica ma ferma si stancava presto, così s'appoggio ad una grotta aspettando che la neve si sciogliesse e fiorisse il deserto.
Era questo che aspettavano tutti quella notte?
Sentì il pianto di un bambino, la stella amava tanto i bambini, s'affacciò alla grotta e pose un bacio scintillante sulla fronte di quel piccolo essere umano, si chiamò Gesù e da allora raccontò a tutti di come possa nevicare in ogni deserto, di come una stella cometa possa illuminarti gli occhi e far scintillare il cuore.
La stella riprese il suo viaggio felice per aver lasciato un po della sua luce sulla Terra, come ogni anno a Natale.

Emanuela Pacifici





immagine Alexandra Dvornikova

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