Persefone * Racconti dal Regno di Ade *




Fu in un giorno come questo che Ade mi rapì, mentre nei campi le messi attendevano di esser riposte, mentre Demetra benediva il raccolto.
Mi rapì la bellezza del fiore ma di più amai le sue radici che affondavano nella scura terra.
Avevo imparato da mia madre a far germogliare i semi, a portare fertilità sulla terra ma non conoscevo altro che la superficie delle cose, i miei occhi, le mie mani cercavano la profonda essenza.
Ade, deve aver percepito il mio desiderio di profondo, per questo rischiò l'ira di Demetra per condurmi lì dove affondano le radici di tutte le cose.
Fu un viaggio spaventoso, non nego che Lui m'apparve come un incubo, troppo profonda pareva la terra e troppo oscura. Io ch'ero abituata alla luce del sole non comprendevo la bellezza dell'ombra.
Ci volle molta pazienza. Ade sa aspettare. Non ero prigioniera, questo no, forse un pò mi incantò, ma ero lì per mia volontà. Lui era il mio bosco oscuro, era il mio passo fuori dal confine, era eccitante e pericoloso. Ero vergine, vergine alla vita, solo figlia quando mi prese. Rapire sembra un reato, prese è più corretto. Qualcuno mi domanda ancora, lo amavi? Lo amavo, lo amo, come si ama l'essenza delle cose, come si ama l'invisibile humus che nutre la vita di superficie. Certo, potevo starmene a saltellare per i campi, potevo godermi il privilegio di essere figlia di una potente Dea, avrei potuto si, ma l'anima del mondo non è solo apparenza; è profondità nascosta e misteriosa.
"T'inganno con il melograno", altri pensano di sapere, non fu inganno almeno quanto non fu rapimento, Ade ha i suoi metodi che non appartengono al regno degli uomini.
Ade sente il profondo, i desideri dell'anima, e li avvera. Così a noi esseri di superficie appare inganno quello che è nutrimento e rapimento quello che Lui chiama invito.
Fui invitata e nutrita col cibo dei morti, poiché morti sono coloro che ancora non appaiono o non appaiono più. Ogni futuro ha le radici nel regno di Ade.
Ora torno ogni tanto in superficie poi però è nell'invisibile che trovo nutrimento e ispirazione.
Nessuno può rimanere innocente per sempre, nessuno può pensare di vivere davvero senza morire un po qualche volta.

Emanuela Pacifici



Commenti

  1. Bella, bellissima... Hai reso molto bene il viaggio iniziatico dentro noi stesse.
    Un abbraccio e buon cammino!

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  2. Grazie Simonetta, ricambio l'abbraccio in questa discesa nel profondo :-)

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  3. Hai reso questa storia ancora più bella...la storia Persefone rappresenta la duplicità della vita...non c'è luce senza buio...grazie!

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  4. Bellissimo viaggio nel profondo di se stesso

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