Miss Wonder - La tessitrice di storie

La caverna nella quale hai paura di entrare ha il tesoro che stai cercando.  (Joseph Campbell) Nell'ultimo mese abbiamo percorso la discesa verso Samhain accompagnati dalla fiaba "La Donna Scheletro", nei quattro post precedenti troverete le tappe che ci hanno permesso di arrivare fino al luogo che nasconde il tesoro. Nelle fiabe iniziatiche l'eroe compie sempre un percorso di discesa interiore per poter trovare lo scrigno che racchiude il centro pulsante di tutta la sua ricerca. Questo è un viaggio nelle Terre invisibili, dove vive La Donna Scheletro ma anche la Baba Jaga o la Loba e quasi tutte le figure che accompagnano l'iniziato a riconoscere il tesoro, è la Terra delle Ossa, la sostanza indistruttibile che rimane oltre il tempo, che supera la barriera dimensionale della morte e della vita, in questo Regno Infero (il mondo sottoterra che è la radice della parola inferno) dove l’eroe mitico o lo sciamano si avventurano per recuperare pe

" Aveva fatto qualcosa che suo padre aveva disapprovato "* Così inizia la nostra storia, così iniziano tutte le ferite non viste. Cosa cerchiamo per tutta la vita? cosa ci affanniamo a dimostrare? contro cosa lottiamo? Cerchiamo approvazione, negli occhi degli amanti, dei figli, dei datori di lavoro, dei lettori ( se siete scrittori), del pubblico ( se più in generale siete artisti). Di cosa abbiamo bisogno per sentirci bene? Per non sentire il disagio di non essere all'altezza, di non potercela fare, di non essere degni ( e così per altre mille pagine per tutte quelle che possono essere le ferite del nostro Scheletro emotivo). Siamo dipendenti dall'approvazione altrui. La nostra felicità dipende spesso dal riscontro che vediamo negli sguardi degli altri, nelle parole, o anche solo in un mi piace messo su una nostra foto o su un nostro scritto ( questo è il più attuale metodo di appagamento egoico). Costruiamo intere vite, in cerca di approvazione, ma

Abbiamo preso all'amo la Donna Scheletro, qualcosa che non vogliamo vedere nè sentire ora siede accanto a noi, non c'è modo di fuggire, non c'è un luogo sicuro dove trovar rifugio, la fiaba ci svela i 7 compiti magici per permettere alla Donna Scheletro di tornare a reincarnare l'amore. Tutto quello che accade nella nostra vita è guidato da un'unica forza, l'amore, eppure questo amore spesso assume forme che mascherano bene la sua vera identità. Non lo riconosciamo, lo rifiutiamo, scappiamo lontano. Liberare la forza dell'amore racchiusa in un dolore, in un trauma, in un lutto, nella paura, è il compito di chiunque voglia guarire il proprio sé bambino e spezzare l'incantesimo dell'eterna ripetizione degli schemi emotivi di quello scheletro non visto, non ascoltato. Ritrovamento del Tesoro : è spesso accidentale, non accade per una volontà razionale ma è poi solo attraverso un percorso consapevole che si svela. Riconoscere il Tesoro in qua

Abbiamo preso all'amo la Donna Scheletro, non è sicuramente quello che cercavamo pescando nel mare emotivo, volevamo essere nutriti, volevamo consolazione e felicità, volevamo il "lieto fine", eppure alla nostra lenza è impigliata la Donna Scheletro e nonostante i nostri tentativi di fuga, prima o dopo dovremmo Guardarla. In natura non esiste il brutto, non c'è uno stato naturale delle cose che non sia bellezza, anche nell'immagine che all'occhio umano può sembrare macabra della putrefazione, dello scheletro, della morte, è insita una bellezza selvaggia, forte e potente, che rimanda alla forza della Vita. Il non-bello è una creazione della mente umana che giudica terrificante tutto ciò che è legato alla morte: ossa, scheletro, vecchiaia, decadenza. L'anima sa che la morte non esiste, il vero sè riconosce nelle Ossa il potere dell'immortalità che è la sua autentica natura, ed ecco che nelle fiabe, nel racconto, nel mito, il terrifico non è catt

E' il tempo dell'invisibile, mentre ci avviciniamo a Samhain le Storie di Ossa e OltreMondo tornano a chiamare all'ascolto. " Aveva fatto qualcosa che suo padre aveva disapprovato (...) Suo padre l'aveva trascinata sulla scogliera e gettata in mare." * Nelle fiabe, nei miti, nelle storie più in generale; ogni personaggio rappresenta una parte di noi stessi. La Donna Scheletro è divenuta tale quando l'adulto razionale ( padre) in noi, ha gettato in mare, nel mondo invisibile, cioè non ha più voluto vedere né sentire una parte emotiva di noi stessi. La fiaba continua descrivendo come la donna è divenuta scheletro : " I pesci ne mangiarono la carne(...)"* Quel sé emotivo viene in questo modo privato di visibilità, di materia . Eppure, non muore mai veramente, diviene scheletro, fatto della sostanza più dura e resistente, fatto di Ossa. Le Ossa rappresentano ciò che non si consuma,ciò che il tempo non tocca. Lo scheletro emotiv