* La Donna Scheletro* l'incontro con il non-bello e le iniziatrici al Terrifico* Parte2


Abbiamo preso all'amo la Donna Scheletro, non è sicuramente quello che cercavamo pescando nel mare emotivo, volevamo essere nutriti, volevamo consolazione e felicità, volevamo il "lieto fine", eppure alla nostra lenza è impigliata la Donna Scheletro e nonostante i nostri tentativi di fuga, prima o dopo dovremmo Guardarla.
In natura non esiste il brutto, non c'è uno stato naturale delle cose che non sia bellezza, anche nell'immagine che all'occhio umano può sembrare macabra della putrefazione, dello scheletro, della morte, è insita una bellezza selvaggia, forte e potente, che rimanda alla forza della Vita. Il non-bello è una creazione della mente umana che giudica terrificante tutto ciò che è legato alla morte: ossa, scheletro, vecchiaia, decadenza.
L'anima sa che la morte non esiste, il vero sè riconosce nelle Ossa il potere dell'immortalità che è la sua autentica natura, ed ecco che nelle fiabe, nel racconto, nel mito, il terrifico non è cattivo ma saggio, rappresenta la Que Sabe, Colei che sa.
La Loba, la Donna delle Ossa è una iniziatrice terrifica, è una Que Sabe," è circospetta, spesso pelosa, sempre grassa"*, compagna di Baba Jaga, di Ecate, Berchta, di tutte le manifestazioni della guida nel mondo invisibile.
Il femminile ( e non le donne, ma il femminile presente anche negli uomini) è chiamato in una delle prime iniziazioni ad incontrare il terrifico: Vassilissa per ritrovare il fuoco perduto deve cercare la Baba Jaga, "l'amo del pescatore scese nell'acqua e si impigliò nelle costole della Donna Scheletro"*, chi si è perduto nel deserto se è fortunato può incontrare la Loba.
Il non-bello irrompe negli occhi e sconvolge le immagini che fin'ora ci hanno guidato nel mondo visibile, il non-bello strappa i preconcetti, le programmazioni e ci spinge a cercare il fuoco nonostante l'odore di putrefazione, ci spinge nella caverna nonostante la paura del buio.
Il non-bello custodisce il segreto prezioso della Bellezza che non è una qualità umana ma dell'anima e che non risponde alle leggi dell'uomo ma alle leggi dell'immutabilità.
Essa non passa, nè muore, tutt'al più può non essere subito riconosciuta, può essere nascosta, può decidere di mascherarsi ma per chi supera la paura ed entra nella grotta, per chi si affida al richiamo dell'ululato selvaggio, per chi ha occhi per vedere ed orecchie per udire ecco che Appare e ci sveglia dagli incantesimi della mente, rivelandosi sempre e ovunque.
Il terrifico ci insegna ad aprire gli occhi e vedere la bellezza e la vita, anche dove a prima vista ci pare di vedere morte e paura.
" Per amare il piacere non ci vuole molto. Per amare davvero ci vuole un eroe capace di governare la propria paura*", anche Jung sostiene "Non si diventa illuminati immaginando figure di luce, ma divenendo coscienti del buio."*1
Uno degli incantesimi più pericolosi della mente che riguarda sopratutto chi si addentra nel mondo "spirituale" è quello del positivismo a tutti i costi, il "pensiero positivo" né è un esempio.
Funziona, certo, il rischio però è quello di rimanere in superficie e interpretare un ruolo, indossare un'altra maschera.
"Tutto va bene nel mio mondo", "Tutto è perfetto nel mio mondo", continuiamo a ripetere mentre fuggiamo per non vedere e ascoltare la Donna Scheletro che abbiamo preso all'amo.
Finché non ci fermiamo e ci permettiamo di Guardare il Non Bello viviamo in superficie, dobbiamo sederci e invitare la paura, la rabbia, il dolore, il disincanto, a sedersi accanto a noi.
Solo così può avvenire un incontro profondo e salvifico con la nostra autentica natura.
" Cos'è il non-bello? La nostra segreta fame di essere amati è il non-bello. Il nostro disuso e abuso dell'amore è il non-bello. La nostra negligenza in quanto a lealtà e devozione è poco attraente, il nostro senso di separazione dell'anima è scialbo, i nostri bitorzoli psicologici, le inadeguatezze, gli equivoci e le fantasie infantili sono il non-bello. " *
Campi fioriti, cieli senza nuvole, cristallini ruscelli, fonti gorgoglianti, ali, arcobaleni e unicorni è quello che la mente ci spinge a cercare per entrare in contatto con la nostra autentica natura, l'incontro vero con noi stessi avviene però sulla terra, qui dove tutto nasce e muore e nasce di nuovo, qui dove dobbiamo accettare e accogliere l'incertezza, la paura, la separazione. E' qui sulla terra che abbiamo il compito di imparare l'amore, l'amore insito in ogni cosa, anche in quello che più ci spaventa, anche e sopratutto nello scheletro emotivo di ciò che non vogliamo fermarci a Guardare.
"Ecco cosa attende l'amante che siederà accanto al fuoco con la Donna Scheletro, la contemplerà e lascerà che nasca per lei un sentimento. Attende coloro che toccheranno la sua non bellezza e con tenerezza ne sbroglieranno la natura Vita/Morte/Vita. *"

Emanuela Pacifici 

*Clarissa Pinkola Estès - Donne che corrono coi lupi
*1 Carl Gustav Jung

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