* L'Angelo del Natale * racconti intorno all'albero


Come ogni anno qualche giorno prima di Natale, erano stati convocati alcuni tra i più esperti Angeli del Regno dei Cieli, era il periodo dell'anno in cui più Angeli scendevano sulla Terra, il tempo perfetto per i Miracoli. Alekmiel aveva sentito mille storie sugli uomini, e proprio in quei giorni aveva iniziato ad esplorare la sezione Miracoli di Natale nella grande biblioteca del Regno dei Cieli, dopo aver letto una bellissima storia su un Miracolo molto famoso fra gli uomini avvenuto nella 34esima strada di New York, pensò che anche lui avrebbe avuto bisogno di un Miracolo, ma gli Angeli si sa, i Miracoli li fanno non li ricevono.
Nella sezione geografia terrestre aveva passato quasi un anno, ormai conosceva il nome di ogni luogo della terra, oceani, ghiacci azzurri, foreste profumate, laghi cristallini, grandi distese di sabbia dorata, le piramidi, i templi, case e strade in ogni luogo, ad Alekmiel quello sembrava proprio il paradiso.
Gli uomini poi, avevano tutti un padre e una madre, nella sezione genealogia umana aveva letto che ogni uomo nasceva grazie all'amore di altri due uomini, che venivano chiamati madre e padre. Gli Angeli erano creati da un alito Divino, figli del sospiro del Creatore, non avevano madre e padre, gli Angeli più anziani si occupavano di quelli più giovani, finchè questi ultimi non erano completamente in armonia con l'intero universo. Lui, era un Angelo giovane, giovane per il Regno dei Cieli, era stato emanato dal Divino solo due secoli prima, il tempo degli Angeli era molto diverso da quello degli uomini. Alekmiel amava il suo compito, assegnato dalla Grande Assemblea degli Angeli, catalogare, tenere in ordine, custodire ogni documento della maestosa biblioteca celeste. Era un compito importante, certo alle volte un pò ripetitivo, ma considerato nel Grande Piano Divino era colui che custodiva la memoria di tutto ciò che riguardava gli uomini. L'Angelo sorrise, ogni tanto aveva bisogno di ricordare a se stesso il ruolo fondamentale che ogni Angelo svolgeva nel regno dei Cieli, alcuni Angeli erano "più famosi" di altri, ma tutti, compreso lui erano unici e fondamentali.
Alekmiel ripose il grande volume appena letto nella sezione Miracoli di Natale e si affrettò per raggiungere tutti gli altri Angeli che quella sera si riunivano per assistere all'annuale discesa sulla terra. C'era Akibeel, Adonael, Adriel, che grande curriculum avevano quegli Angeli, avevano compiuto molti Miracoli, portato Pace, Guarigione e Amore in ogni luogo. Poi c'erano Kamael e Gabriel, gli Arcangeli, Jophiel e Metatron, solo stare al loro cospetto era un grande onore per qualsiasi membro del Regno dei Cieli. Gli Angeli e Arcangeli scelti per la discesa di Natale formarono un grande cerchio luminoso, Alekmiel trattenne il respiro, chissà se anche loro provavano la sua stessa eccitazione, magari dopo qualche secolo di discese ci si abitua anche a quel momento così speciale. 
I Serafini iniziarono a cantare, le Sette Trombe suonarono, Alekmiel Angelo bibliotecario aprì il proprio cuore a tutta quella bellezza, ogni Angelo presente sostenne con il proprio Amore la discesa sulla Terra dei Portatori di Luce, sarebbe stato Natale anche quell'anno.
Improvvisamente un tuono squarciò quella perfetta, divina armonia, non era mai accaduto che una discesa fosse interrotta proprio nel momento dell'apertura della Porta Sacra che unisce la terra al Regno dei Cieli, Alekmiel guardò i volti stupiti di tutti gli Angeli intorno a lui, poi ricordò che in una sezione della biblioteca erano custoditi i libri delle anomalie, anche nel Regno dei Cieli ogni tanto erano accadute cose strane, una di quelle cose era stata catalogata secoli prima come il Sigillo Divino, era descritto proprio come un tuono che improvvisamente interrompeva le attività Angeliche per apportare delle modifiche o per comunicare un nuovo ordinamento o regolamento. Nessuno sembrava ricordarlo, neanche i Grandi Angeli, solo Alekmiel pareva conoscere il significato di quella strana interruzione. Così come era accaduto per il tuono, improvvisamente tutto il corpo etereo dell'Angelo bibliotecario iniziò ad emanare una potente luce, ogni Angelo e Arcangelo presente in quell'assemblea rivolse la propria attenzione verso la platea dove Alekmiel aveva preso posto per assistere alla discesa. 
:- Sei stato convocato!- disse un'Angelo seduto accanto a lui
:- E' stato convocato!- ripeterono in Coro tutti gli Angeli
Alekmiel mosso da una forza sconosciuta e irrefrenabile raggiunse il Cerchio di Luce e insieme ai grandi Angeli e Arcangeli discese sulla Terra.
La terra vista dalle sfere celesti era meravigliosa, ma ancora più bella e calda e colorata era ora che Alekmiel, come una veloce e luminosa stella cometa solcava i cieli in cerca del luogo assegnato per la sua discesa. Ora stava sorvolando una grande e caotica città, ora un paesello sperduto e quasi disabitato, un secondo dopo sorrideva nel riconoscere mille e mille alberi addobbati con luci colorate che gli uomini chiamavano Alberi di Natale. Che meravigliose creature dovevano essere quegli uomini! pensò l'Angelo e proprio in quel momento si sentì attrarre verso il basso, sempre più basso, stava precipitando? Aveva troppa fede per aver paura ma un brivido di incertezza per un momento attraversò il suo corpo luminoso. Era una biblioteca quella dove era atterrato? Si, doveva essere una biblioteca terrestre, era molto simile a quella dove lui ogni giorno lavorava, tranne che era molto più piccola. Sorrise l'Angelo, riconoscendo l'ironia del Creatore, poi si guardò intorno pensando che forse era lì per catalogare, sistemare e custodire, esattamente quello che aveva sempre fatto. Poi un battito, non aveva mai ascoltato un suono così bello, in un unico battito c'era l'intero canto della vita, ancora un battito, e un'altro, guidato da quella bellissima melodia Alekmiel riconobbe un essere umano. Da sola, seduta alla luce di una lampada sedeva una donna, l'intera biblioteca risuonava del battito del suo cuore, l'essere umano era circondato da luce di ogni colore, ogni parola che scriveva faceva vibrare quell'arcobaleno meraviglioso, l'Angelo fu affascinato da tutta quella bellezza. La donna sospirò, posò la penna al lato del foglio e portò entrambe le mani sul volto strofinando gli occhi. 
:- A che serve? mormorò a se stessa 
L'Angelo si avvicinò, mentre la donna chiudeva il blocco e riponeva la penna, improvvisamente l'arcobaleno che un secondo prima la circondava si fece meno luminoso.
Una voce li raggiunse :- Sei qui anche stasera? Questa volta il battito del cuore era più lento, una donna anziana li raggiunse.
:- Sono qui anche stasera, ma da domani basta, torno al mio lavoro e lascio le mie illusioni in questa biblioteca.
La donna anziana scosse la testa e chiese :- Non ti rende felice scrivere?
:- Si, scrivere si, ma so che non serve a niente, che nessuno mai mi leggerà, la mente lo sa che sto perdendo tempo. 
:- Ah il tempo- sospirò l'altra donna e poi sorrise all'Angelo che le osservava :- Ora tocca a te.-sussurrò.
 La giovane donna parve non sentire il sussurro dell'anziana e mentre l'altra si allontanava lei si accasciò stanca e sfiduciata sulla piccola scrivania.
Alekmiel sfiorò la fronte della giovane donna, poi soffiò un alito profumato sulla sua testa, e rimase ad osservare.
La donna si sollevò come se improvvisamente fosse stata chiamata da qualcosa o qualcuno, tornò ad afferrare la penna e riprese a scrivere, i colori dell'arcobaleno luminoso che il suo corpo emanava tornarono a danzare intorno a lei. 
:- Se solo tu potessi vedere quanto sei bella quando scrivi! disse l'anziana donna mentre l'altra sollevò appena il capo dal foglio, per non perdere quella meravigliosa e inaspettata ispirazione.
Alekmiel, sfiorò e soffiò ispirazione e fiducia quella notte sul capo di un poeta, di un pasticcere, di una stilista, di un medico, di un compositore, e di altri mille esseri umani che non riuscivano più a vedere il senso del proprio lavoro e della propria missione.
Alekmiel l'Angelo bibliotecaio, portò quel Natale sulla terra la rinnovata Fiducia, la Perseveranza, il Dono di Credere che anche quando non sembra, quello che ci fa brillare rende il mondo un posto più bello. 
Che Alekmiel, l'Angelo del Natale visiti i nostri cuori, rinnovando in noi la Fiducia in ciò che facciamo per rendere questa terra ancora più bella.

Buon Natale

Emanuela Pacifici

* Dedicato a Lucia che mi chiedeva: "E' vero che esistono gli Angeli?" Ora io lo chiedo a te : " Gli Angeli esistono vero?" che ti accompagnino nel Natale più luminoso che tu abbia mai conosciuto nel Regno dei Cieli. Ciao Lucia 


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